La rete anti-covid regionale potrà contare su 48 posti di terapia intensiva nuovi di zecca. Sono quelli dell’ospedale da campo realizzato nel parcheggio dell’Ospedale del Mare, a Ponticelli, con moduli prefabbricati. In ritardo di quache giorno sull’annucio delle settimane precedenti, il primo lotto potrà ricevere i primi pazienti già alla fine della settimana. All’inizio della prossima, invece, dovrebbero essere pronti anche gli altri 24 posti, per un totale di 72 letti.
Tutte le stanze sono a pressione negativa, quindi l’aria non può uscire dalla sala di degenza dei malati. Ogni sala ha un’area di monitoraggio, con i pc che ricevono i dati dai singoli letti e quindi attivano l’allerta in caso di cambiamento delle condizioni del malato, ma il covid center pensa anche e soprattutto ai positivi al covid19 che hanno altre patologie. In una sala ci sono macchinari per chi ha problemi renali e deve fare dialisi, in un’altra 12 posti di oncoematologia, per pazienti oncologi o con patologie ematiche, che sono già immunodepressi e hanno bisogno di una protezione maggiore rispetto agli altri pazienti. Nei reparti ci sono anche gli elettrocardiografi per monitorare il cuore, mentre sono in arrivo anche degli angiografi, per poter dare ai pazienti tutte le attrezzature che servono senza uscire dal covid center.
All’esterno delle sale di degenze, nel corridoio, c’è una barella di biocontenimento, completamente avvolta da una plastica trasparente: serve per portare i malati a fare la tac allestita con un nuovo macchinario in una sala del covid center. La TAC ha anche gli iniettori per fare l’analisi con mezzi di contrasto, mentre ogni modulo ha anche un apparecchio per le radiografie,
L’Asl Napoli 1 fa sapere che, anche se non dovesse servire per i casi più gravi, l’ospedale da campo verrà utilizzato per alleggerire il lavoro degli altri ospedali campani in difficoltà, in modo da consentire la ripresa delle attività ambulatoriali.
Nei piani dell’Azienda sanitaria, l’ospedale da campo non verrà smantellato al termine dell’emergenza ma, con una vita di almeno 15-20 anni, entrerà a pieno regime nella rete sanitaria.